Come e quando fotografare la città imperiale più famosa del Marocco? Per non trovarsi impreparati, ecco alcuni suggerimenti da mettere in pratica nel prossimo vostro viaggio. Si parte con ...

di Fausto Moroni

Marrakech rappresenta un paradiso per qualunque fotografo, professionista o appassionato che sia. Le possibilità di scatto sono infinite e non bastano certo pochi giorni per poter impressionare nei vostri rullini l’anima della città. Un’anima fatta di luce e di colori: le infinite sfumature di rosso del tramonto dietro la Koutoubia, moschea simbolo della città, il verde della menta, i vivaci colori dei mercati, il blu intenso dei giardini Majorelle, il nero velo delle donne marocchine, il bianco delle cime dell’Atlante che circondano la città e del fumo che si alza nella Piazza Jemaa al Fna dalle infinite bancarelle in cui si cucina di tutto dal calar del sole fino a notte inoltrata. E poi il suq, con le sue viuzze e i suoi negozi. Impensabile fotografare tutto questo, e molto altro, senza gestire il tempo in modo preciso e dettagliato e senza considerare la luce e i suoi caratteristici cambiamenti durante le ore del giorno.

L'attrezzatura fotografica. Mettete in valigia un robusto cavalletto e nella vostra borsa fotografica un paio di fotocamere, obiettivi per coprire almeno dai 28 ai 200 mm, filtro polarizzatore, kit per la pulizia delle lenti, kit di minicacciaviti per qualunque necessità, pile di scorta e molti rullini, preferibilmente diapositive, e non dimenticate il flash, all’interno del suq la luce non è mai abbastanza, i negozi sono pieni di cose interessanti da fotografare, la tecnica del fill-in è utile nei ritratti e la sera la piazza si anima in modo incredibile. La prima informazione da prendere, una volta arrivati, è a che ora sorge e cala il sole e in base a questo organizzare le giornate di riprese. Ma ancor più importante è scegliere il periodo in cui andare. Il nostro inverno è sicuramente la stagione migliore. Durante il giorno il sole, di taglio anche nelle ore centrali, offrirà un’illuminazione sempre buona e il clima è ottimo per “lavorare”. Elemento questo da non sottovalutare, d’estate la temperatura può raggiungere anche i 40-45 °C e si dovranno limitare le ore di lavoro al mattino presto e al tardo pomeriggio, nelle ore centrali il caldo sarà opprimente e anche la luce non buona, meglio rilassarsi nella piscina dell’hotel. Ma trascorrere il proprio tempo in hotel, a Marrakech, è veramente un peccato. La medina è affascinante e in piazza succede sempre qualcosa.

Le ore migliori. Nelle ore che precedono e seguono l’alba, armati di cavalletto, trovatevi in zone da cui fare riprese panoramiche. Nelle ore centrali della giornata la medina e i mercati saranno ottimi luoghi dove consumare rullini, in questo caso adattate le cinghie delle macchine fotografiche a lunghezze tali da poterle tenere entrambe appese al collo senza che si urtino, sarete così pronti a scattare con focali diverse in qualunque momento. Il tramonto godetevelo fotograficamente in una delle tante terrazze adibite a bar intorno alla piazza, il cielo assumerà tinte bellissime e intorno alla Koutoubia, mentre il muezzin richiama i fedeli alla preghiera, si alzeranno in volo migliaia di uccelli. Infine la sera non perdetevi la magia della piazza Jemaa al Fna, saltimbanchi, finte danzatrici del ventre, cantastorie, incantatori di serpenti e un numero infinito di bancarelle, in cui potrete mangiare e fotografare di tutto, si mescoleranno magicamente con musiche tribali creando un’atmosfera unica e irripetibile.

 Scuola di reportage. Per ottenere un buon reportage non limitatevi a fotografare solo visioni d’insieme, fotografate anche i particolari delle cose, nei panorami e nel fotografare le porte delle moschee inserite l’elemento umano, cambiate spesso i punti di ripresa, riprendete la stessa cosa con illuminazioni diverse e fotografate anche gli interni di negozi e di ristoranti caratteristici. Otterrete così una serie di scatti molto completa e soprattutto varia. La varietà di immagini è fondamentale per un buon reportage sia che abbiate intenzione di spedirlo a qualche rivista, sia che vi serva per intrattenere gli amici dopo una cena a base di cous cous e carne di montone! Selezionate le immagini migliori, nitide e correttamente esposte, ordinatele in modo che non siano ripetitive (es. avete dieci scatti della Koutoubia? scegliete i tre migliori, con angolazioni di ripresa e luce diversa), alternate immagini orizzontali e verticali e inserite ogni tanto le foto di particolari, preziose perché incuriosiranno i vostri invitati e contribuiranno a mantenerli svegli. Non superate le cento diapositive e probabilmente otterrete l’ottimo risultato di non annoiare nessuno. Il vostro lavoro sarà apprezzato e immaginerete di nuovo di essere immersi nei colori e nella magica atmosfera di Marrakech.

Un tassista durante il mio soggiorno in Marocco mi ha detto: “ci sono diciotto porte per entrare nella città vecchia, qualunque attraversi, entrando, arriverai al cuore della medina, e qualunque attraversi, uscendo, non ti condurrà mai completamente fuori da Marrakech”. Inutile dire che aveva ragione. E queste immagini sono un piccolo esempio di cosa può offrire questa bellissima città.

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