In spiaggia, a Watamu, un piccolo villaggio poco a sud di Malindi, mia moglie ed io incontriamo il nostro amico Mwamire. Sono due anni che non ci vediamo e dopo i saluti iniziamo a raccontarci. L'avevamo lasciato che aveva un piccolo negozio di spezie, ora è diventato il "sindaco" di Watamu e il direttore della scuola del villaggio. Ci racconta che lo Stato paga solamente gli stipendi agli insegnanti, per il resto la scuola deve mantenersi da se, ovvero tutte le spese sono a carico di chi la frequenta, e per spese non intende solo libri, quaderni, penne, ma anche banchi, lavagne e le stesse strutture che ospitano le aule. Aggiunge: "domani è l'ultimo giorno di scuola e c'è una festa, siete invitati!". Penso: una buona occasione per fare delle foto.
Nel pomeriggio mia moglie ed io andiamo da Mama Lucy a comperare svariati sacchetti di caramelle, poi ci mettiamo alla ricerca di un pallone. Può sembrare strano per noi occidentali, ma trovarlo non è stato facile, il prezzo inoltre per i locali è proibitivo, non a caso i bambini lo sostituiscono giocando con dei pezzi di stoffa legati insieme a forma di sfera. L'unico che riusciamo a trovare deve essere gonfiato, ed anche questa è un'impresa. Tuttavia, prima del tramonto, riusciamo in tutti i nostri intenti.
La mattina seguente con Mwamire prendiamo un matatu, l'autobus locale, e andiamo alla scuola. Siamo accolti dal frastuono di decine e decine di bambini, all'inizio timidi e riservati. Mwamire ci fa notare un edificio in costruzione e un piccolo fazzoletto di terra in cui sono state buttate delle alghe per fertilizzare il terreno sabbioso, servirà per coltivare il mais, e riprende a raccontarci le difficoltà della scuola.
Entriamo nell'unica stanza di un nuovo edificio, è vuota, c'è solo un banco che assomiglia ad una piccola cattedra. Dico: "grande quest'aula", immaginando al suo interno dai venti ai trenta scolari, come accadrebbe da noi. Mi risponde: "devono entrarci più di cento bambini". Allora guardo le mie macchine fotografiche e penso: chissà, con queste forse posso fare qualcosa. Mi allontano e inizio ad immergermi nei bambini con un'idea in testa e pensando che la redazione di "Fotografia Reflex" mi darà una mano a realizzarla. Scatto con la speranza che le foto possano essere realmente utili a qualcuno, precisamente a chi si trova davanti al mio obiettivo.
Torno da Mwamire, gli prospetto questa
possibilità e mentre scrive il numero di conto corrente della scuola, a
cui poter mandare anche piccole cifre, i suoi occhi
si riempiono di gioia e luccicano, così come luccicavano quelli dei bambini
alla vista di un vero pallone.
Watamu
Primary School P.O. Box 20, Watamu, Malindi.
Numero di conto corrente 154004362 Kenya Commercial Bank Malindi.
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