È
il canto dell’albero solitario, di nevi perenni che guardano pianure
infuocate, di animali immobili nella certezza di esistere, di uomini neri dagli
occhi profondi. È il canto dei deserti e delle foreste, dei laghi e dei mari,
dei cieli e dei venti, dei bambini e dei vecchi. È il canto degli opposti che
finalmente si incontrano e vivono, nella melodia suprema dell’unificazione, il
canto dell’Africa.
Su
rami contorti si posano avvoltoi affamati, su pianure infinite si ripetono scene
di caccia, fra l’erba alta un neonato tocca per la prima volta la terra e
geme, nell’atto della nascita, il dolore della morte.
È
il battere di milioni di ali che tingono il cielo di rosa, è il frastuono di
migliaia di corpi che corrono verso piogge sicure, è il silenzio dei passi di
una belva in agguato, è lo scroscio dell’acqua di un temporale improvviso ...
Tutto ciò che mi hai dato, Africa
Laghi, foreste, lagune nebbiose
Tutto ciò che mi hai dato,
Musica, danze, storie lunghe una notte,
Narrate intorno al fuoco
Tutto ciò che mi hai inciso nella pelle
I pigmenti dei miei antenati
Indelebili nel mio sangue
Tutto ciò che mi hai dato, Africa
Mi fa camminare
Con un passo che non si confonde con gli altri [...]
Anoma Kaniè